Grotte delle Cipolliane, maraviglie tra il Ciolo e Novaglie

12/05/2021

Escursioni esclusive nel Salento

Magia e suggestioni dal primo all'ultimo passo. Il percorso è un concentrato di geologia, monumenti naturali e armonici interventi dell'uomo tra scorci e panorami mozzafiato che si susseguono senza sosta fino alle Grotte delle Cipolliane

Incontreremo e ammireremo luoghi fantastici dove sarete proiettati direttamente nella preistoria.

È un itinerario molto emozionante e davvero entusiasmante, dove fa da cornice una vegetazione esplosiva, dominata dalla macchina mediterranea, che regala il meglio nel periodo della fioritura.

L'itinerario si sviluppa nei pressi del Sentiero delle Cipolliane

Come si raggiunge: da Gagliano del Capo, località Ciolo, sul lato sinistro del canalone. Si percorre la SP 358, tra Marina di Novaglie e Santa Maria di Leuca.

Tipologia del percorso: Ampi sentieri su sterrato, terra battuta e scogliera. È un percorso da Trekking.

Luoghi di interesse: Il Fiordo del Ciolo, il canalone del Ciolo, la nicchia della Madonna di Leuca, il complesso di pajare, località Chiancareddhra, le "sculture naturali",le Grotte Cipolliane.

Anticamente il Sentiero delle Cipolliane era una stradina che veniva percorsa per trasportare, con l’aiuto di asini e animali vari, il sale e altre merci dalla costa alle zone più interne del territorio.

Il percorso è prevalentemente naturalistico-geologico, si percorrono antichi tratturi tra affascinanti scogliere e pareti rocciose a picco sul mare. il percorso da poco recuperato è noto come la tratta degli antichi ‘tratturi’, proprio per indicare l’uso primario al quale fu adibito il suggestivo itinerario, quello cioè di strumento viatico per commercianti e trafficanti. Lungo il percorso si trovano alcune cavità naturali scavate nella roccia carsica.

Nel tratto che circonda il sentiero queste grotte prendono il nome di ‘Grotte Cipolliane’, le cavità sorte nella pietra friabile e porosa della zona sono raggiungibili tramite strette diramazioni che si snodano dal percorso principale. Si tratta di quattro ripari di roccia posti a circa 30 metri sul livello del mare, che costituiscono un caso esemplare per lo studio del paleolitico superiore. Sul terreno, in cui sono leggibili quattro distinti livelli, sono le tracce di importanti e numerosi ritrovamenti, pertinenti a industria litica di tipo romanelliano ed epigravettiano e a resti di vari animali.

Questo tratto racconta moltissimo della storia di questa terra: dal lavoro incessante dell'acqua che ha conformato l'intaglio, ai primi uomini che hanno abitato le numerose caverne. L'ambiente è impreziosito da una vegetazione nella quale predominano l'euforbia arborescente e il lentisco e dove è frequente trovare il fiordalisio salentino, esclusivo di questa tratto di costa.

Diversi sentieri partono dal ponte, noto come il "trampolino del Salento" dal quale i più coraggiosi si tuffano da un'altezza di 30 metri.

Proseguendo si giunge rapidamente ad una piazzetta. Un mondo di costruzioni rurali, muretti a secco e vegetazione variegata si apre agli occhi.

Accompagnati dal salvione, dal lentisco, dal timo e daglie elefanti asfodeli, si risal eil versante nord e improvvisamente si viene colpiti dall'immensità del mare. Una distesa infinita che lascia senza fiato, circondati dalla macchia mediterranea, capperi cadenti, fichi d'india e muretti a secco. 

Più avanti troviamo un altro luogo incantato, caratterizzato da sculture naturali di roccia liscia e levigata. Accompagnati da queste straordinarie architetture contadine si giunge alle Grotte Cipolliane, importante sito archeologico in cui sono stati ritrovati reperti risalenti al Paleolitico Superiore.

Il primo complesso è formato da una cavità sulle cui pareti è possibile ammirare l'esito del lavorio del vento e del mare. Proseguendo si arriva al secondo gruppo di grotte e si rimane senza fiato. Un meraviglioso complesso si apre agli occhi, anche se con il crollo della volta rimane solo la parte terminale di quelle che dovevano essere originariamente.

Si ammirano le forme scolpite nel calcare e le pareti costellate di stalattiti e colonne. Il silenzio, la vista sul mare, il luogo suggestivo ci regaleranno emozioni uniche.


Si riprende il percorso che corre al di sopra delle grotte e, nelle giornate terse, si vede Punta Palascia, riconoscibile dal Faro.


Un itinerario unico, in cui avrai modo di ascoltare il suono della natura accompagnato dalla bellezza dei colori. Inoltre sarai guidato da guide esperte in cui oltre a raccontarti la storia e il fascino del paesaggio e scoprirai visivamente la natura, l'importanza di alcuni fiori e piante vegetali.

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