Si pensa che il Salento sia solo spiagge dalla sabbia bianca, delimitate dalle pinete, e non immagina quante altre esperienze affascinanti ed uniche è in grado di regalare questa terra straordinaria.
Questa di Roca Vecchia e Grotta della Poesia, una località magica dal suo fascino incantato, fa parte di uno degli itinerari indimenticabili del Salento.
La sua costa rocciosa e frastagliata la rende pittoresca e diversa dalle altre marine di Melendugno (LE), meta ideale per chi ama tuffarsi negli scogli e preferisce la dinamicità di una costa fatta di rocce alla staticità della spiaggia sabbiosa.
Roca Vecchia e l’Area Archeologica con i suoi importantissimi scavi archeologici e l'antico villaggio rupestre. Un promontorio a picco sul mare, luogo abitato sin dal II millennio a.C. ricco di storia e di importanti testimonianze archeologiche. Incantevole per la peculiarità del paesaggio che lo circonda.
Gli scavi nell’area di Roca Vecchia hanno documentato un’occupazione ininterrotta del territorio dalla fine del XVII secolo a.C. all’età del Ferro, Arcaica e Messapica fino all’età romana tardo repubblicana.
Considerato uno dei più importanti insediamenti della storia mediterranea per la quantità e la qualità delle testimonianze rinvenute, è stato un abitato dalla vita non facile.
Esploreremo la famosa e affascinante Grotta della Poesia, un antico luogo di culto e oggi considerata una delle piscine naturali più belle al mondo.
L'itinerario si sviluppa nei pressi di Roca Vecchia e Grotta della Poesia - Melendugno (LE)
Come si raggiunge: Lungo la SP 366, da Otranto verso Torre dell'Orso, superata la foce dei Laghi Alimini seguire l'indicazione Torre dell'Orso-Roca
Tipologia del percorso: Ampi sentieri su sterrato, terra battuta e scogliera
Luoghi di interesse: Roca Archeologica, Grotta della Poesia, Grotta della Poesia piccola, Santuario S. Maria delle Grazie
Un itinerario tra i più emozionanti dove si susseguono incessantemente scogliere a picco sul mare, scorci imponenti ed eleganti faraglioni, grotte di particolare fascino, antiche tracce di vita lasciateci dai Messapi; il tutto circondato da una vegetazione rigogliosa.
Elemento di spicco la calcarenite salentina dal tipico colore giallognolo che il lavorio continuo del mare ha modellato in maniera armonica. Molto suggestivo il percorso dove si cammina tra i resti di un antico insediamento Messapico del VI sec. a.C.
Iniziamo a camminare tra i resti dell'insediamento archeologico di Roca Vecchia, un'area in cui si viene proiettati nell'antichità.
Caverne e rifugi scavati dai monaci basiliani i fuga dall'Oriente; resti dei perimetri di quelle che dovevano essere anche abitazioni messapiche; mura di protezione più recenti; cunicoli passaggi nascosti dalla vegetazione e infine la torre, elegante, posta su un isolato scoglio, sembra proprio una sentinella che ha assunto il suo compito di protezione.
Visitare il Parco Archeologico UniRoca è un'esperienza unica, un bel esempio di valorizzazione del patrimonio storico-culturale di questa terra.
Le vicende storiche di questa località marina, sono tuttora avvolte dal mistero. Roca Vechia è un parco archeologico a cielo aperto in grado di raccontare molto delle sue vicende e della storia dell'intero Salento.
Il primo insedimento scoperto, consiste in possenti mura di fortificazione, risale all'età del Bronzo Medio, intorno al XV sec. a.C.; sulle mura sono state rinvenute tracce di un incendio, probabilmene dovuto ad un assedio subito dalla città. Ricostruite nell'XI sec a.C, vengono in seguito date nuovamente alle fiamme.
Scoprirai la storia di questo luogo che va ben al di là della bellezza e della pace delle sue acque. Si tratta infatti di un insieme di tre cavità carsiche collegate tra loro da cunicoli e gallerie. I cunicoli conducono ad un’ampia cavità che l’uomo utilizzava come suo luogo di culto privilegiato.
Cammineremo lungo il litorale costiero fino alla Grotta della Poesia Piccola. Di particolare importanza e fascino sono le due Grotte della Poesia - Piccola e Grande - d'origne carsica, collegate tra loro e al mare attraverso cunicoli sotterranei.
Collegata alla grotta della Poesia Grande da un passaggio subacqueo, la Poesia Piccola è una cavità nella roccia, in località Roca Vecchia, all’ombra della colonna che regge la statua della Madonna.
Scoperta nel 1983, la grotta è di forma circolare ed oggi è invasa in parte dal mare, motivo per cui non è aperta al pubblico. Il sito è di elevato rilievo archeologico. Oggi è uno dei più importanti monumenti epigrafici del Mediterraneo antico, con oltre 600 metri quadrati di superfici incise: troviamo figurazioni preistoriche, testi messapici e testi latini, temi figurativi tipici del culto presso le civiltà minoico-micenee.
Il valore archeologico della grotta della Poesia Piccola, ora recintata, è dovuto al ritrovamento di iscrizioni e testimonianza epigrafiche di epoca tardo preistorica e di lingua messapica e latina. L'iconografia rinvenuta riguarda figure umane, animali e astratte. La grotta della Poesia era, per il popolo dei Messapi un importante santuario dedicato al dio Thaotor (colui che dona salvezza) oltre che un luogo dove era possibile approviggionarsi di acqua.
In griko poisìa significa "sorgente di acqua dolce". La Poesia Grande, invece, è oggi un ritrovo irrinunciabile per i bagnanti amanti dei tuffi e per le passeggiate degli innamorati. Anche la leggenda che la accompagna è intrisa di fascino: una incantevole principessa era solita bagnarsi nelle limpide acque della grotta. La sua bellezza ammaliò numerosi poeti che, ispirati dalla sua grazia si ritrovavano ai bordi della piscina a comporre versi e poesie.
L'itinerario si conclude facendo tappa al Santuario di Maria Santissima delle Grazie, noto come chiesetta delle Madonna di Roca Vecchia, meta di un importante pellegrinaggio nel mese di Maggio.
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